In due parole...
Una cosa non è mai cambiata nella mia vita: il cambiamento.
Sono nato a Roma ma vivo e lavoro in Giappone dal 2012. Ho conseguito un dottorato in matematica applicata a Tokyo nel 2015, a seguito del quale ho iniziato a lavorare nell'ambiente delle tecnologie finanziarie e pubblicitarie. Mi piace anche scrivere, e nel 2021 ho pubblicato il mio primo romanzo L'Ombrello dell'Imperatore (Longanesi). Suono il pianoforte fin da bambino, e pratico arti marziali dalla fine degli anni 90. Nel tempo libero mi dedico alla calligrafia, giro in moto, scrivo, leggo, programmo, faccio foto, e probabilmente ho dimenticato qualcosa.
Nato e cresciuto a Roma ho passato i primi 20 anni della mia vita nella città eterna, intrappolato tra una passione per musica e sport e il fiato sul collo di mia madre affinché mantenessi una buona media scolastica. Nell'estate del 2007, visitando un amico che era andato in Spagna in Erasmus, ho imparato che la parola "studio" in "studio all'estero" ha una definizione molto blanda. E siccome all'epoca ero quasi alla fine di una laurea specialistica in matematica, beh, ho deciso che volevo "studiare" all'estero anche io. Come la maggior parte dei paesi europei, però, sentivo che la Spagna non si addiceva al mio carattere. Volevo qualcosa di diverso. Quando ho scoperto che tra le opzioni c'era la Finlandia non ci ho pensato un secondo: cosa può essere più diverso che passare un semestre a 200 km dal Circolo Polare Artico, con il clima che va da -20°C e 24 ore di buio a +20°C e 24 ore di luce? Forse la stazione spaziale internazionale, ma non era sulla lista. Così nel gennaio del 2008 feci le valige e andai a studiare per sei mesi all'Università di Oulu, in quella che si rivelò un'esperienza fantastica. Infatti, non imparai solo analisi funzionale e teoria della probabilità avanzata. Imparai anche che cosa significa essere indipendenti, stare da soli, e che studiare nuove lingue ripaga sempre quando, per esempio, il pullman su cui ti trovi si schianta contro una macchina nel mezzo della tundra del nord e tutti quelli che hai intorno parlano solo finlandese. Tuttavia, la Finlandia fu solo un primo passo. Nel 2009 presi la laurea specialistica e, incerto su cosa fare dopo, decisi di predermi una pausa e seguire la mia passione per le arti marziali. Dunque, con più di dieci anni di pratica e una conoscenza basilare del cinese in valigia, mi trasferii a Pechino come se stessi andando a fare un'escursione nel boschetto di villa Pamphili. Si rivelò un pelo più complicato. Lo shock culturale fu tremendo, e nei primi giorni più di una volta mi ritrovai sul punto di abbandonare e tornarmene a casa. Ma non lo feci. Ci vollero un sacco di sforzi e fatica, ma superato lo scoglio iniziale la Cina si rivelò un'avventura unica che spaziò dal suonare il pianoforte nella residenza dell'ambasciatore, a partecipare a una cerimonia buddhista privata nella casa di Chengdu di un vecchio Lama tibetano, a tante altre storie più o meno surreali. La vera svolta, tuttavia, ci fu quando, durante il soggiorno in Cina, mi recai in Giappone per un breve viaggio. Fu amore a prima vista. Dopo pochi giorni di tursimo sapevo che volevo restare più a lungo. Così lasciai Pechino un po' prima del tempo stabilito, e mi trasferii direttamente a Tokyo per tentare la fortuna sperando di trovare un lavoro. Era l'autunno del 2010, non avevo esperienza professionale, e non parlavo giapponese. Dire che era un terno al lotto è dire poco. Passarono 3 mesi, mi scadette il visto, e tutto ciò che mi rimase da fare fu riporre le mie speranze in una vecchia valigia scassata e tornarmene a Roma. Essendo testardo come un mulo, però, l'idea di riunciare non mi passò nemmeno per la testa. Decisi così di provare per vie accademiche, e praticamente passai l'intero 2011 a compilare moduli e fare domande, fino a che non ottenni non una ma due borse di studio e fui accettato sia all'università di Waseda che alla Meiji. Optai per la seconda, e mi trasferii definitivamente a Tokyo nel 2012. Non me ne sono più andato. Arrivando pian piano al presente, non senza sudore, conseguii un dottorato in matematica applicata nel 2015 facendo ricerca nel campo delle equazioni di reazione-diffusione. Poco dopo trovai lavoro in un'azienda nel ramo delle tecnologie finanziarie e passai lento ma inesorabile sempre di più dalla matematica alla programmazione (ahimé?). Da lì la mia carriera prese il via, e nel 2017 entrai in una startup che si occupava di trading di criptovalute... Ok, che posso farci? All'epoca sembrava una buona idea. E lo è anche stata. Almeno in parte. Poi tutto andò a rotoli, ma mi rimase comunque una bella esperienza. Comunque, dopo le criptovalute mi sono allontanato dalla finanza e ho inziato a lavorare nell'ambito delle tecnologie pubblicitarie. Quindi sì, quando vedete quelle pubblicità su internet che come per magia sono spaventosamente vicine proprio a qualcosa a cui stavate pensando, io sono una delle persone responsabili. O meglio, non proprio io direttamente ma insomma lavoro con quella roba lì. Per concludere, come se le giornate avessero 40 ore, più o meno nel periodo in cui entrai nella startup ebbi anche la brillante idea di scrivere un romanzo. Del resto immagino che se avete letto fino a qui, il dubbio che mi piaccia scrivere un po' vi sia venuto. Scrivere un libro si è rivelato uno sforzo molto più grande di quanto immaginassi. Ci sono volute davvero una enorme pazienza e perseveranza per portarlo a termine. Ma ora che è stato pubblicato posso dire che la soddisfazione ripaga di gran lunga tutta la fatica. Si sta facendo tardi, e sono stato tutto il giorno a sviluppare questo sito. Penso che farò una pausa, e probabilmente la pianterò di seviziare questi poveri tasti. Per loro e vostra fortuna.
Lauree (ma tutte uguali)
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Paesi che ho chiamato casa
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Questo ragazzo vorrebbe essere come me. Beh, è impossibile ovviamente, ma lo sforzo è ammirevole.
È fantastico che qualsiasi cosa faccia c'è sempre tanta buona musica di contorno.
Dovrebbe fare più pratica, ma in fondo non tutti hanno 40 ore al giorno. Continua così.
Tommy ha una visione. Purtroppo però, non sarà mai come me. Ma nessuno può esserlo in fondo.
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Dottorato in matematica con 9 anni di esperienza come programmatore e analista nell'ambito finanziario e pubblicitario. Pubblico anche romanzi con Longanesi. Parlo italiano, inglese e giapponese. E un po' di cinese.
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